Bauhaus

scuola di arti e mestieri (1919)

Il Bauhaus è la scuola di architettura, arte e design fondata nel 1919 dall'architetto tedesco Walter Gropius che operò in Germania, a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932 e a Berlino dal 1932 al 1933.

Il Bauhaus nasce con l'obiettivo di conciliare creazione artistica e metodo artigianale con la produzione industriale, unendo cioè il valore estetico di un oggetto, la sua bellezza, con la componente tecnica e funzionale. Molti oggetti del nostro uso quotidiano derivano dalle ricerche sviluppate in questa scuola

Walter Gropius decide di fondare a Weimar, nel cuore della Germania, un nuovo modello di scuola che denominò Bauhaus (casa del costruire). L'idea è quella di una scuola diversa da quelle tradizionali, basata sulla collaborazione tra maestri e allievi. 
Dopo sei mesi di corso preliminare, durante il quale gli allievi venivano introdotti ai nuovi metodi d'insegnamento, nei tre anni di corso regolare si apprendevano sia le tecniche artistiche principali: pittura, scultura, incisione, grafica, sia i metodi di lavorazione dei materiali: legno, metalli, tessuti, attraverso applicazioni dirette in laboratori specifici.

Alla fine del corso l'allievo era dotato di una preparazione teorica e pratica in grado di gestire la creazione di un oggetto dalle prime fasi ideative al prodotto finale. In questo modo sviluppava un'attività progettuale e realizzativa che avrebbe portato all'incremento della disciplina dell'industrial design.

Il campo d'applicazione preferito dalla scuola non era l'opera d'arte tradizionale (dipinto, scultura mosaico) ma gli oggetti d'uso quotidiano, piccole lampade da tavolo, tavoli e sedie in tubolare metallico. I prodotti venivano poi pubblicizzati attraverso una serie di mostre e di libri. Erano però sviluppati anche altri campi di progettazione, sempre con tecniche di avanguardia, quali falegnameria, gioielleria, fotografia, scenografia e balletto.

Nel 1926 il Bauhaus viene trasferito a Dessau, in un nuovo edificio progettato dallo stesso Gropius. L'edificio ha ricoperto un'importanza fondamentale per lo sviluppo dell'architettura razionalista, cioè di una concezione del costruire basata su criteri essenziali, privi di aspetti decorativi, attenti principalmente alla funzione.
L'edificio si sviluppa in tre volumi asimmetrici, differenziati in base alla funzioni da ospitare (alloggi, aule, laboratori) e collegati da corpi di fabbrica nei quali si trovano i servizi comuni e gli uffici.
Ogni parte definita da volumi regolari, con tetti piani, finestre e ampie superfici vetrate nella zona dedicata ai laboratori.
Questi principi di razionalità, rifiuto della decorazione fine a sé stessa e funzionalità erano applicati e insegnati in qualsiasi attività artistica.

I maestri del Bauhaus erano spesso artisti noti, in attività, capaci di stimolare gli allievi.
Tra i più noti i pittori: Vasilij V. Kandinskij, Paul Klee, Josef Albers, lo scultore Oskar Schlemmer (impegnato anche nella sezione delle scenografie teatrali), l'ungherese Laszlo Moholy-Nagy insegnava nella sezione della lavorazione dei metalli, occupandosi inoltre della grafica: gran parte della grafica moderna e dello stile d'impaginazione dei nostri libri deriva dal Bauhaus.

La disciplina più importante era considerata tuttavia l'architettura, intesa come sintesi delle diverse arti. Veniva insegnata da Adolf Meyer, architetto collaboratore di Gropius nel progetto del nuovo edificio della scuola.

I migliori tra gli studenti del Bauhaus dei primi anni divennero in seguito professori: Marcel Breuer, divenne direttore della sezione mobili, dove si disegnavano pezzi d'arredo per la produzione industriale, che progettò la poltroncina Vasilij (in onore di Kandinskij).

Gropius si dimette nel 1928 e la direzione della scuola fu assunta dall'architetto svizzero Hannes Meyer, che riorganizzò i corsi dividendoli in quattro sezioni principali: edilizia, produzione di oggetti in legno e metallo, pubblicità, tessuti. 

La scuola fu poi diretta dall'architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, ma alla fine del 1932 venne trasferita a Berlino e l'anno seguente fu chiusa definitivamente dal regime nazista.