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Alchimia

studio di design (1976)

Lo Studio Alchimia è un gruppo d'avanguardia post-radicale fondato a Milano nel 1976 da Alessandro Guerriero e dalla sorella Adriana Guerriero con lo scopo di "materializzare una cosa inesistente", il primo esempio di progettisti produttori.

Alchimia non nace come fenomeno temporaneo e isolato nel contesto creativo degli anni '70 ma come parte di un contesto culturale più ampio, cominciato con l'epoca del Movimento Radicale, a metà degli anni '60 e proseguita con il Post Modernismo.

Alchimia introduce la possibilità per architetti e designer di muoversi e operare in diversi territori della creatività. La ricerca del nuovo, svincolato dalle finalità produttive, negli anni '70 e '80. Il piacere di creare e di scoprire, di inventare il nuovo come piacere fine a se stesso.

Nel manifeto del gruppo si dice: Per il gruppo Alchimia ciò che conta oggi è l'atto stesso del “disegnare”. Disegnare, inteso come atto di fare segni, non è “disegnare”, né “progettare”: è invece espressione libera e continua del pensiero, reso visivo. Un movimento “motivato”.

Studio Alchimia è un gruppo interdisciplinare e multiforme le cui attività comprendevano seminari, produzione di video sperimentali, design di abbigliamento, scenografia teatrale, design del prodotto, arti decorative, arte performativa e architettura.

Alchimia presenta la sua prima collezione di mobili alla mostra "Bau.Haus uno" nel 1978 che presenta lavori di Ettore Sottsass Jr., Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Trix & Robert Haussmann, UFO, Michele De Lucchi e Paola Navone.
La mostra di Alchimia "Bau.Haus due" del 1980 include lavori tessili di Daniela Puppa.

Tra membri principali dello Studio Alchimia sono i designer Alessandro Guerriero, Alessandro Mendini, Bruno GregoriGiorgio Gregori, Arturo Reboldi, Pier Carlo Bontempi e Carla Ceccariglia.

Lo Studio è stato organizzato da Adriana Guerriero-Reali, Tina Corti e Donatella Biffi. Sul sito Alchimia Milano si trova l'elenco di tutte le persone che hanno lavorato in o con Alchimia. 

In quanto gruppo che produce disegni Alchimia interpreta il suo compito come quello di fornire agli altri una prova di “pensiero sentimentale”. La motivazione del lavoro non sta nella sua efficacia pratica, la “bellezza” dell'oggetto sta nell'amore e nella magia con cui viene suggerito nella sua anima.

Alchimia non è interessata alle discipline quando queste sono considerate secondo le proprie regole. È più importante esplorare quei grandi spazi vuoti tra di loro.

Per Alchimia vale l’ipotesi della convivenza di metodi di ideazione e di produzione confusi, dove possano mescolarsi artigianato, industria, informatica, tecniche e materiali attuali e inattuali.” Sono oggetti artigianali, di recupero, di massa, improbabili, provocatori, Kitsch, tutti molto carichi di teoria.

Si lavora e si sperimenta su molti settori: la Pensione Ideale (Franco Raggi), le Copertine di Domus (Occhiomagico), l’Abito Sonoro e la performance di Persone Dipinte (Anna Gili), lo Stilismo della moda (Cinzia Ruggeri). Nasce il design Neo-moderno, il nuovo design italiano.

Il Mobile Infinito nel 1981 annulla per eccesso sia le tipologie che la firma stessa dei progettisti, entrando con i Magazzini Criminali nella sperimentazione teatrale. Le attività emozionali, psichiche e antropologiche si espandono ai libri, didattica, video (Metamorfosi) e suoni (Mathia Bazar).

Nel 1982 Alessandro Guerriero è socio fondatore di Domus Academy e nel 1984 inizia una Nuova Alchimia con il marchio Zabro. E’ Aurelio Zanotta che favorisce questa collezione di carattere post industriale.

Nel 1981 lo Studio Alchimia riceve il premio Compasso d'Oro nella categoria Design Studio per la ricerca progettuale.

Nel 1992 la romantica attività di Alchimia viene conclusa e termina così la sua eroica avventura.