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Luigi Colani
designer - artista (1928 - 2019)
Luigi Colani è considerato, oltre che un designer industriale, anche uno "scenziato - artista" data la vastità e l'originalità dei suoi progetti e della sua ricerca, spesso visionari, precursori di sviluppi innovativi.
Colani nasce a Berlino nel 1928 dal padre, architetto cinematografico di origine svizzera e dalla madre, di origine polacca, impiegata presso una compagnia teatrale. Il nome di nascita è Lutz che successivamente cambierà in Luigi.
Dato che la famiglia era molto numerosa con molti bambini, non essendo possibile fare molti regali a tutti, i genitori li educarono a costruire da sè i propri giocattoli. Tale insegnamento viene sviluppato dal piccolo Lutz che in pochi anni è in grado di costruire oggetti utilizzando vari materiali, come legno, ferro, gesso o argilla.
I suoi giocattoli preferiti sono i mezzi di trasporto, per cui il piccolo Colani era solito costruire modelli di aerei, automobili o navi.
Nel 1946, Lutz Colani si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Berlino, dove frequenta i corsi di scultura e pittura. Due anni dopo si iscrive alla Sorbona di Parigi, dove frequenta gli studi di aerodinamica.
All'inizio del 1953 si trasfersce in California, presso il costruttore aeronautico Douglas Aircraft Company, dove partecipa ad una ricerca sui nuovi materiali, già in qualità di responsabile.
Alla fine dello stesso anno, Lutz Colani tornò in Francia, dove inizia ad occuparsi di design automobilistico, in particolare all'aerodinamica di una carrozzeria automobilistica. Nel 1954, a Ginevra, riceve il premio Golden Rose per il suo lavoro nel campo dell'aerodinamica automobilistica.
Durante gli anni cinquanta sviluppa il suo linguaggio creativo, fatto di curve e rotondità che evocano il dinamismo e la vitalità di oggetto. Colani si è sempre proclamato fautore delle linee tondeggianti. Tale tendenza stilistica, che Colani fa propria, è nota con il nome di "bio-design".
Nel 1957 Colani cambia il suo nome da Lutz a Luigi. Nello stesso anno realizza una vettura sulla base dell'Alfa Romeo Giulietta, denominata poi Colani Alfa Romeo. La vettura, d'impostazione sportiva, è la prima a compiere il giro del circuito del Nürburgring in un tempo inferiore ai 10 minuti.
Nel 1959, Luigi Colani realizza un lavoro sulla base della neonata BMW 700.
Il decennio successivo vede Colani dedito al design automobilistico, ma anche ad includere nel suo interesse altri settori del design e oggetti di uso comune, come i mobili per la casa. Nel 1968, riunito un team di designers, Luigi Colani fonda un suo studio di design in Vestfalia e comincia a lavorare sulle potenzialità delle materie plastiche per la costruzione di automobili, mobili e apparecchiature come ad esempio macchine fotografiche.
Nel 1972 Colani firma l'aerodinamica di una vettura di Formula 1, la Eifelland, basata su un telaio March e guidata da Rolf Stommelen. La vettura, più volte modificata nel corso della stagione, non ottiene grandi risultati anche per mancanza di fondi, ma è ancora oggi ricordata per il design innovativo.
Da questo punto giungono a Colani consensi da tutto il mondo, anche dal lontano Giappone, dove nel 1973 si trasferisce per studiare le possibilità offerte da quel Paese.
Tornato in Europa, prosegue la sua ricerca verso nuove frontiere del design, occupandosi anche di mezzi pesanti. Del 1976 realizza un piccolo aereo con pannelli in plastica, mosso da un motore Wankel, denominato Fanliner.
Nel 1981, prepara aerodinamicamente una Citroën 2CV, riuscendo a farle percorrere 100 Km con solo 1,7 litri di carburante, stabilendo un record di consumo ridotto.
Nel 1982 torna in Giappone, dove insegna design industriale e dove, nel 1985, realizza il "Colani Tokyo Robot Theatre". Nel 1986 torna in Europa e fonda a Berna il Colani Design Studio.
Negli anni novanta, Colani amplia ulteriormente il campo della propria attività: oltre ai mezzi di trasporto, si occupa del disegno di elettrodomestici (come per esempio i personal computer), oggetti di uso comune (come occhiali, orologi e persino carta da parati), oggetti più particolari, come alcuni strumenti musicali.
Uno dei suoi progetti più amibiziosi riguarda la Bio-City, una città disegnata da Colani seguendo i suoi criteri del bio-design.
Anche i primi anni del nuovo secolo vedono Colani, oramai in età avanzata ma sempre attivo e vulcanico, si dedica allo studio di nuovi oggetti come microscopi, docce, aerei ed autotreni.
Dopo il suo primo riconoscimento del 1954 riceve numerosi altri premi e riconoscimenti che consacrano Luigi (Lutz) Colani nell'olimpo del design industriale internazionale.