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Finn

barca a vela (1949)

Il Finn è una imbarcazione a vela monotipo, singolo a deriva mobile, progettata da Rickard Sarby nel 1949.

Il Finn è una classe velica internazionale riconosciuta dalla World Sailing (organismo governativo mondiale per lo sport della vela, riconosciuto dal CIO, Comitato Olimpico Internazionale) che sostituisce l'ISAF, Federazione Internazionale della Vela.

Il Finn è classe olimpica dal 1952.

La storia del Finn inizia nel 1948 quando la Finnish Yachting Association valuta le barche da utilizzare per i Giochi Olimpici del 1952 a Helsinki. Mancando un singolo adatto, viene indetto un concorso di design per scegliere quello più idoneo. Il progettista svedese Rickard Sarby partecipa al concorso e sebbene non è tra i selezionati inizialmente, viene invitato a prendere parte alle regate di prova avendo già costruito un prototipo. A seguito delle diverse serie di prova, il 15 maggio 1950, la Finnish Yachting Association adotta il Finn come classe olimpica per le Olimpiadi di Helsinki del 1952.

Paul Elvstrøm domina le regate olimpiche del Finn di Helsinki e le due successive edizioni del 1956 a Melbourne e del 1960 a Napoli. Curioso notare che nell'edizione del 1952 la medaglia di bronzo olimpica per la Svezia viene vinta dal suo progettista Rickard Sarby.

Dalla sua nascita il Finn ha avuto un'influenza notevole nel mondo della vela, oltre ad essere parte della leggenda olimpica ha formato molti velisti destinati a diventare protagonisti ai massimi livelli nelle altre classi, nelle regate d'altura e di Coppa America. Tra questi, per citare solo i più noti, oltre a Paul Elvstrøm (D), Valentine Mankin (URSS), Jochen Schumann (GER), John Bertrand (AUS), Jose Doreste (ESP), Russell Coutts (NZL), Iain Percy (GBR), Ben Ainslie (GBR).

Il Finn è sopravvissuto a diverse selezioni per le barche olimpiche ma anche a molti decenni di sviluppo tecnico, dai primi scafi e alberi in legno e dalle vele di cotone degli anni '50, agli scafi in vetroresina, agli alberi in carbonio e alle vele in kevlar degli anni recenti.

Nonostante alcune critiche nel corso degli anni per le difficoltà tecniche, la prestanza fisica e la preparazione atletica necessarie per "portarla" in regata, ha rafforzato la sua posizione di singolo leader nella vela mondiale per le caratteristiche tattiche e tecniche richieste al timoniere per competere ai massimi livelli.

Passate le olimpiadi del 1952 la classe è tenuta in vita grazie alla riconferma e alla selezione del 1953 per le Olimpiadi del 1956 a Melbourne, in Australia.

Il controllo della classe Finn viene assegnato all'IYRU (International Yacht Racing Union) nel 1955 e nel 1956 si svolge la prima Finn Gold Cup (il Campionato del Mondo Finn) a Burnham-on-Crouch.
Nello stesso anno vengono organizzati i primi Campionati Europei e nasce la IFA (International Finn Class) che assicura alla classe una solida base per la crescita e lo sviluppo futuri.

Nel 1961 cambiano le regole dopo che l'IFA decide di liberarne il materiale di costruzione aprendo agli esperimenti fatti con la vetroresina, facendo preferire a molti timonieri questo nuovo materiale e ad abbandonare temporaneamente le proprie, costruite in legno, ritenute obsolete. Fa eccezione Raudaschl che nel 1964 vince la Finn Gold Cup con uno scafo di legno costruito in casa.

Con l'aumentare della severità e dei cambiamenti delle regole di classe, la misurazione delle barche divenne più facile da verificare e rende più complicato l'aggiramento delle regole.
Un francese di nome Gilbert Lamboley escogitò il test del pendolo. La barca fu sospesa e cronometrata su una serie di oscillazioni. Per la prima volta questo ha fornito un metodo accurato per controllare la distribuzione del peso all'interno dello scafo e di evitare di costruire scafi con piombo nel doppio fondo.

Questo tipo di controllo di stazza è stato introdotto per la classe Finn nel 1972 e da allora, diventato un metodo standard per test di distribuzione del peso, è stato adottato da molte altre classi.

Nel 1969 Jack Knights (GB), si presenta alla Finn Gold Cup di Bermuda per la prima volta con un albero di metallo, l'unico tra tutti i pasrtecipanti a non utilizzare il classico albero in legno. Negli anni successivi l'uso dell'albero in legno va diminuendo per essere poi sostituito da quello in alluminio.

Tra i vari costruttori di alberi in alluminio per Finn (ma non solo) va ricordato Needlespar capace di dominare il mercato fino al 1993, quando iniziano ad imporsi quelli costruiti in fibra di carbonio.
La costruzione in carbonio ha permesso ai costruttori di sfruttare l'intera estensione delle dimensioni dell'albero e di produrre alberi a profilo alare, con una sezione aerodinamica, rastremata davanti e dietro, diventata lo standard rispetto alle sezioni rotonde.

Il costruttore Peter Taylor è il primo a trarre vantaggio dalla costruzione di scafi in fibra di vetro, vincendo e ottenendo spesso piazzamenti di rilievo nelle regate internazionali come alla Finn Gold Cup del 1976 a Brisbane, in Australia, dove i suoi scafi ottengono il 1 °, 2 ° e 4 ° posto.

Nel 1978, un gruppo timonieri americani provenienti dalla classe Laser passa al Finn, iniziando un periodo di dominio con John Bertrand, Cam Lewis e Carl Buchan, tutti utilizzando lo scafo costruito dalla Vanguard negli Stati Uniti, che si dimostra di gran lunga superiore a qualsiasi altra barca disponibile all'epoca.

Dopo il boicottaggio americano delle Olimpiadi del 1980, l'interesse degli Stati Uniti nei confronti del Finn diminuisce e gli europei riacquistano il loro dominio precedente dominio. Anche loro utilizzano l'accoppiata scafo Vanguard e albero Needlespar con vela North Sail, destinato ad essere l'equipaggiamento "standard" fino al 1993.

Il Finn attuale mantiene la forma dello scafo quasi identico degli esordi, quello che è cambiata radicalmente è la tecnologia disponibile. Gli scafi moderni sono ottimizzati in vetroresina con alberi in carbonio e vele in kevlar, cosa che nel 1949 sarebbe stata solo un frutto dell'immaginazione fantascentifica.

Gli scafi Devoti, apparsi per la prima volta nel 1994, hanno dominato le regate della classe Finn da allora, anche se recentemente la gamma di costruttori disponibili in tutto il mondo si è molto estesa.

Nel corso della sua lunga storia, la Finn Gold Cup è stata rappresentata in 24 paesi in tutto il mondo. Dal Canada al Brasile, dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Nuova Zelanda alla Finlandia. La Finn Gold Cup è il fiore all'occhiello del calendario della classe Finn, considerata uno dei più importanti eventi velici al mondo. Vincerla è un risultato eccezionale, vincerla due volte notevole, ma vincere tre volte è davvero eccezionale.
Fino a poco tempo fa questo è stato fatto solo in quattro occasioni: Willy Kuhweide della Germania nel 1963/1966/1967, Lasse Hjortnäs dalla Danimarca nel 1982/1984/1985, Fredrik Lööf dalla Svezia nel 1994/1997/1999 e Jörg Bruder del Brasile che ha vinto tre volte consecutivamente nel 1970/1971/1972, rimasto tragicamente imbattuto in quanto morto in un incidente aereo nel 1973 sulla rotta per recarsi a difendere il suo titolo.

Da allora Ben Ainslie dalla Gran Bretagna ha sminuito tutti gli altri traguardi per vincere il trofeo sei volte: 2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2012.

Caratteristiche tecniche
Lunghezza fuori tutto: 4,50 m
Larghezza: 1,51 m
Immersione: 0,9 m
Peso: 119 kg
Superficie velica: 9,30 m²
Equipaggio: 1 persona