Bachelite

resina fenolica termoindurente

Resina fenolica termoindurente ottenuta per reazione tra formaldeide e fenolo, ora comunemente definiti fenoplasti.

Sintetizzata per la prima volta da Leo Baekeland, da cui prende il nome: bachelite (o bakelite).

Le bacheliti vengono utilizzate soprattutto come polveri da stampaggio e, a caldo, in miscela con riempitivi (farina di legno, cascame di cotone, farina fossile, ecc.), con agenti di indurimento, lubrificanti e coloranti.

Il processo di indurimento si chiama bachelizzazione ed è provocato nelle resine del tipo b. che, da termoplastiche, sotto l’azione del calore e dei catalizzatori, si trasformano in masse termoindurenti, insolubili, usate come isolanti e come materiali di rivestimento.

Pressando a caldo, si ottengono oggetti con diverse caratteristiche fisiche, meccaniche, ed elettriche che ne determinano l'uso.
Sono ad esempio ottenuti in tal modo gli apparecchi telefonici, le bocce sintetiche, i cruscotti delle automobili, molte parti protettive di apparecchi elettrici ecc.