Archizoom Associati
gruppo di progettazione (1966-1974)
Archizoom Associati è un gruppo costituito nel 1966 a Firenze nel 1966 da 4 architetti: Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi che opera nel campo della cosiddetta "architettura radicale". Archizoom firma una ricca serie di progetti di design, abiti, architettura e di visioni urbane a scala territoriale.
Nel 1968 si aggiungono i designer Dario e Lucia Bartolini. Nel 1967 progettano la mostra "Superarchitettura" a Pistoia e nel 1968 a Modena e sempre nello stesso anno alla Triennale di Milano, diretta da Giancarlo De Carlo, progettarono il "Center of Eclectic Cospiracy".
La loro esperienza inizia presso la Facoltà di Architettura di Firenze, quando si delineano molte delle problematiche che caratterizzeranno le loro opere successive, dalla megastruttura alla città utopica, ad un tipo di design che contesta quello convenzionale insegnato in facoltà.
Risale al 1969-71 il progetto "Non-stop-city". la Poltrona Safari e nel 1969 la Poltrona Superonda, sempre del 1969 è la Poltrona Mies (prodotta da Poltronova, Agliana) in aperto contrasto con le teorie allora in voga del funzionalismo. Il gruppo si scioglie nel 1974.
L'analisi di inediti schizzi di studio, progetti, modelli, prototipi e oggetti dimostra come, in un arco di tempo brevissimo, gli Archizoom abbiano saputo farsi interpreti originali di alcune delle istanze fondamentali del dibattito internazionale.
Il gruppo incarna l'idea di un'architettura e di un design policromi e festosi, definibili come "pop", che si affermano alla mostra della Superarchitettura del 1966, e la successiva ricerca di altri orizzonti culturali e figurativi.
insieme a Superstudio, Archizoom inventato "Superarchitettura", avallando processi creativi lungo le linee di Pop in sviluppo architettonico e del design, esemplificata da oggetti come il "Superonda" divano, (ancora fatta da Poltronova), che invita a posture non convenzionali per la sua forma ondulata .
I «letti da sogno» e «Gazebo» sono il risultato di "Superarchitettura" trasformato in un sistema produttivo, che per la creazione di oggetti eclettici e kitsch, si impegna la distruzione del patrimonio critica funzionalista e il concetto spaziale del movimento moderno. Un sistema che conduce infine Archizoom alla scoperta del concetto del vuoto e di neutro, caratteristico per i progetti di loro ultimo periodo di attività.
La ricerca di Archizoom culmina nella «No-Stop-City», una delle visioni più enigmatiche e radicali della città del futuro, senza confini, illuminata artificialmente e aria condizionata. Per utilizzare e popolare No-stop-City continua superfici Archizoom ideato e realizzato mobili multifunzionali e abbigliamento per gli abitanti del ambiente altamente artificiale.
L'attività di Archizoom abbraccia molti settori della creatività e della progettazione, dal disegno di oggetti, all'abbigliamento, dal design del mobile alle grandi proposte a scala urbana, un patrimonio che interpreta gli ideali di una generazione che crede in una umanità liberata dai vincoli dell'architettura, la lotta per affermare concetti culturali alternativi, sperando in uno stile di vita anticonformista e di totale libertà.