Prodotti

link esterni:

www.ducati.com/it

Ducati

azienda motociclistica (1926)

Ducati è una casa motociclistica italiana. Ha la sua sede a Bologna, nel quartiere di Borgo Panigale.
Ducati Motor Holding S.p.A., il nome completo, è controllata dalla Lamborghini Automobili S.P.A., che a sua volta fa riferimento ad Audi, che a sua volta è compresa nella Volkswagen Group.

Nel 1924 Adriano Cavalieri Ducati, studente di fisica, diventa famoso per compiere un collegamento radio tra Italia e America con un'apparecchiatura a onde corte da lui ideata. Sull'entusiasmo di quel successo, la famiglia Ducati fonda, il 4 luglio 1926, la "Società Scientifica Radio Brevetti Ducati", con lo scopo di studiare le tecnologie di trasmissione di radio e telefonia.
Anni dopo, da quella "modesta" industria di materiale radioelettrico nasce Ducati, una delle più prestigiose case motociclistiche del mondo.

Dopo la morte del fondatore, i figli, Bruno, Adriano e Marcello, proseguono l’attività di famiglia, continuando a lavorare nel settore delle trasmissioni, fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando la fabbrica viene parzialmente distrutta.
Nel 1946, finita la guerra finita, i fratelli Ducati non abbandonarono l'impresa e su richiesta dell'IRI nasce il reparto motociclistico, come branca dell'azienda, con lo scopo di produrre il Cucciolo, un motore monocilindrico di 48 cc con cambio a due velocità da applicare ad una normale bicicletta.

L'azienda, in parte ricostruita, nel marzo del 1946, inizia la produzione del Cucciolo, il primo prodotto motociclistico realizzato nella nuova sede di Borgo Panigale
Nel 1948, a causa dei danni subiti durante la guerra, i fratelli Ducati non riuscendo più a gestire l'azienda devono cederla alle "partecipazioni statali italiane". 

Dopo il successo di Cucciolo, Ducati è proiettata verso il futuro e inizia a produrre nello stabilimento di Borgo Panigale la sua prima motocicletta completa, la Ducati 60.

Nel 1954 viene assunto in "Ducati Meccanica" Fabio Taglioni, il progettista romagnolo che tra il 1954 e il 1984, sviluppa per Ducati, oltre mille progetti di moto e motori e le tecnologie ancora utilizzate, del sistema desmodromico, il motore bicilindrico e il telaio a traliccio.

Durante questo periodo Ducati produce anche  due scooter, il Cruiser nel 1952 e il Brio nel 1963.

Negli anni '60, Ducati guadagna un posto nella storia del motociclismo producendo la moto da strada da 250 cc più veloce del momento, la Mach 1.

Negli anni '70 Ducati produce motociclette con motori bicilindrici a V di grande cilindrata e nel 1973 introdusse il design della valvola desmodromica con marchio di fabbrica. 

Dal 1975 la Ducati passa sotto il controllo statale tramite l'EFIM, che nel 1978 la cede alla VM Motori (sempre sotto controllo statale, parte di Finmeccanica), che si occupa di motori diesel industriali e automobilistici. Le difficoltà sul mercato (specialmente statunitense), a causa dei marchi giapponesi, portano l'azienda a togliere le moto dalle priorità.

Nel 1985, Cagiva acquisa la Ducati e progetta di ribattezzare le motociclette Ducati con il nome "Cagiva" ma mantiene il nome "Ducati" sulle sue motociclette. 
Undici anni dopo, nel 1996, Cagiva accetta l'offerta del Texas Pacific Group e vende il 51% nella società. Nel 1998, Texas Pacific Group acquisa la maggior parte del restante 49% per diventare l'unico proprietario della Ducati. Nel 1999, TPG (Texas Pacific Group) lancia un'offerta pubblica di azioni Ducati e rinomina la società in "Ducati Motor Holding SpA".

Nel dicembre 2005, Ducati torna di proprietà italiana con la vendita a Investindustrial Holdings, il fondo di investimento di Carlo e Andrea Bonomi.

Nel 2012 viene annunciata l'acquisizione di Ducati Motor Holding SpA da parte della Lamborghini Automobili S.p.A.